Contributo all’incontro “Ma a chi interessa davvero la scuola? 7.832 miliardi di tagli per la scuola pubblica” organizzato dal Circolo PD Andrea Costa.
Cari amici,
mi spiace molto non poter partecipare questa sera con voi a questo incontro. Condivido con i colleghi deputati e con tutti i relatori la grave preoccupazione per le sorti della nostra scuola pubblica. Questo Decreto legge, prossimo alla definitiva approvazione, interviene in modo unilaterale, senza alcun confronto con la sociatà civile, con il mondo della scuola e con tutte le forze politiche, soprattutto su quel segmento del nostro sistema scolastico che risulta essere il secondo in Europa e il sesto nel mondo.
Questo purtroppo non è che l’inizio di una riforma che riguarderà l’intero sistema di istruzione italiano.
Senza un vero progetto culturale questo governo si accinge a trasformare la nostra scuola in un contenitore vuoto, senza risorse e senza possibilità di crescita.
Bologna, come anche in passato, è centro vitale della protesta che in modo civile e molto partecipato coinvolge docenti e genitori uniti dalla consapevolezza che la scuola è una risorsa strategica per il futuro del nostro Paese.
Ho partecipato alla manifestazione di settembre è ho visto bambini e gentori, docenti e personale della scuola uniti in una protesta dai toni civili, una manifestazione colorata e molto sentita.
Ho percepito la realtà di un mondo fatto di passione, amore e cura per l’infanzia che davvero vorrei poter vedere in ogni luogo del nostro Paese. Ho preso l’impegno di denunciare le riprese fatte dai consiglieri comunali di Forza Italia in Commissione infanzia, della quale faccio parte, e lo farò come ho già portato in Parlamento la denuncia dell’on Garagnagni che l’on. Donata Lenzi ha giustamente affrontato in strada in occasione della manifestazione delle scuole Longhena.
Bologna è oggetto di intimidazioni da parte di esponenti della maggioranza e il Partito Democratico continuerà a denunciare gli atti di provvocazione e di intimidazione nei confronti di chi non intende rinunciare al diritto al dissenso.
E’ importante che la vostra voce non si spenga, che non si spenga l’attenzione su questo tema.
La scuola dell’inclusione, la scuola del “non uno di meno” non deve essere sostituita, come vogliono la Lega e questo governo, dalla scuola con classi solo per i bambini di figli immigrati, deve continuare ad essere la scuola che combatte perchè tutte le bambine e tutti bambini possano esercitare il diritto all’istruzione, nel rispetto dei tempi di apprendimento di ognuno.
Sento con particolare senso di responsabilità questo tema, per questo, nonostante impegnata a Roma in un seminario del Partito Democratico, ho deciso di raggiungervi con questo breve messaggio.
Buon lavoro a tutti
On. Sandra Zampa